“UN Tè CON LO PSICOLOGO”

Il Centro per l’infanzia Pinocchio mette a disposizione gratuitamente la figura dello psicologo per un colloquio di gruppo su temi riguardanti il rapporto genitori-figli e le svariate problematiche dell’infanzia.
L’iniziativa si terrà il giorno 01/04/2011
Alle ore 17.00.I genitori sono pregati di comunicare la loro partecipazione alle educatrici.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta,ma pochi di essi se ne ricordano”
-Il piccolo principe-




RELAZIONE DELL'INIZIATIVA
“UN Tè CON LO PSICOLOGO”


Il giorno 01/04/2011 il Centro per l'infanzia Pinocchio ha lanciato una bella sfida ai genitori dei bimbi del suo nido.
Non un pesce d'aprile,ma la possibilità di avere a disposizione uno psicologo pronto a discutere, rispondere e consigliare su ogni eventuale quesito fosse sorto in tema prima infanzia.
Un'occasione quindi che alcuni mamma e papà del nido non si sono fatti certo sfuggire.
“UN Tè CON LO PSICOLOGO”è il nome che noi educatrici ,abbiamo pensato di dare all'iniziativa.
Seduti così sulle seggioline verdi e blu, attorno al tavolone dei lavoretti ,i genitori sembrano colti da un misto di imbarazzo e di piacevole sorpresa nell'incontrarsi fra" grandi" tra giocattoli e addobbi colorati, insomma, nella dimensione quotidiana del proprio figlio.
Il dottor Luca Gusella,psicoterapeuta  osserva con curiosità ed ironia le dinamiche di dialogo che avvengono tra le mamme prima del colloquio e già annuncia di avere dei punti di dscussione.Si presenta come psicanalista di stampo "Junghiano".
Citando Winnicott (noto psicanalista) dice in generale che il bambino esiste solo in rapporto al suo CARE GIVER (cioè chi si prende cura di lui) e viene considerata come relazione indissolubile. Il rapporto tra genitori e bambini deve essere inteso come elaborazione dei PENSIERI EMOZIONATI,cioè cercare di analizzare le proprie azioni e stati d'animo che  derivano dalle emozioni.Questo rapporto deve essere autentico e basato sulla coerenza, perchè il primo testimone dei nostri comportamenti è nostro figlio .Egli ci denuda , accorgendosi per primo delle incoerenze delle nostre azioni e questo ci dà fastidio.Per questo motivo dobbiamo sempre esser pronti a metterci in discussione.Dobbiamo tener presente che come genitori noi rappresentiamo per i nostri figli ,il filtro più importante con la realtà esterna.Ecco perchè dobbiamo cercare al limite del possibile di non essere falsi e manipolatori,ma "vicini" a loro ,sopratutto emotivamente.
Dobbiamo quindi cercare di creare con loro uno spazio "legittimato"dove i bambini si possano sentire liberi di esprimere le loro emozioni, sia che queste siano positive che negative e insegnare loro che noi non abbiamo colpa  di ciò che sentiamo.

Dopo l'esauriente introduzione, i punti salienti della discussione avvenute in base agli interventi dei genitori sono stati questi:
-Come far capire al bambino la differenza tra la buona educazione e la giusta diffidenza con gli estranei.
Dopo vari interventi si è concluso che il bambino all'età di 2/3 anni è ancora troppo piccolo per capire il concetto.
-L'importanza di dosare la quantità di tempo impiegata con i figli con la qualità.
E' giusto ottimizzare il tempo che si ha, ma anche neccessario che questo tempo sia lungo quanto basta per poter vedere i nostri figli liberi di esprimere le proprie emozioni con noi.Lo psicologo,riallaciandosi alla frase del "Piccolo principe"che abbiamo scelto per rappresentare l'iniziativa(
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta,ma pochi di essi se ne ricordano”)
, sottolinea il fatto che non dobbiamo sentirci in colpa o inadatti come genitori,perchè basterebbe ricordarci d'esser stati figli per poter diventare dei validi mamma e papà.

-Per quale motivo alcuni bambini sono violenti?Innanzi tutto i bambini violenti sono sopratutto arrabbiati.Il dottor Gusella consiglierebbe di capire il motivo con chi egli si sente in contrasto,ricordandoci che il bambino non è patologico , ma che bisogna procedere in un lavoro fatto assieme ai genitori per capire la natura del disagio e l'eventuale rimedio.

Mentre la riunione andava per concludersi il dottore ci ha ricordato del nome dell'iniziantiva e quindi, quale saluto migliore di una buona fetta di dolce con un tè fumante?

Questo è stato un sunto della giornata passata piacevolmente con voi genitori e vi chiediamo scusa se per problemi di spazio abbiamo inserito solo le cose che ci sembravano più importanti.
Noi educatrici ci auguriamo che questa esperienza  sia stata gradita dai genitori che sono riusciti a partecipare perchè aveva come scopo sia l'occasione di avere una figura professionale a disposizione, sia la possibilità di potersi confrontare con gli altri genitori con cui altrimenti diventa raro incontrarsi ,evento tipico negli asili nido.
Vi ringraziamo quindi della partecipazione e speriamo di poter ripetere l'iniziativa.

                                                                  Alessandra e Carolina